Potrebbe essere una diatriba sulla sicurezza quella tra i tecnologici e i conservatori durante la navigazione notturna. Gli uni che usano lampade rosse ovunque e stanno personalmente di guardia anche con l’uso di un binocolo tradizionale, gli altri che spendono migliaia di euro magari per una termocamera manovrabile dall’interno + un sistema AIS + GPS cartografico e radar sempre accesi. Ma siamo certi che questa sia vera sicurezza? L’articolo continua con la seconda parte dell’articolo pubblicato a Gennaio 2024…

Una nota a parte, e quasi l’opposto di quanto finora affermato, riguarda i mezzi militari per i quali alla luce blu, proprio per la più alta sensibilità dell’occhio a questo colore, pare preferiscano una luce bianca molto tenue per ridurre la probabilità di essere identificati a vista, tipicamente sembra abbiano il buio in plancia e solo una tenuissima luce alla strumentazione tipo quella lunare al crepuscolo.

La visione notturna dipende solo da un tipo di fotoricettori chiamati “bastoncelli” che si “formano” durante la visione al buio ma che vengono “distrutti” dalla luce.

Tuttavia i suddetti bastoncelli ingannano la visione ovvero l’occhio. Per vedere un oggetto di notte si guarda dai 6° ai 10° fuori dall’asse della visuale giornaliera creando quindi una visione decentrata secondo lo schema seguente.

Inoltre c’è da considerare anche un altro aspetto non secondario che con la luce ha poco a che fare bensì con l’anatomia dell’occhio stesso ovvero il….

DIMOSTRAZIONE DEL PUNTO CIECO CENTRALE FISIOLOGICO:

I bastoncelli sono presenti all’esterno dell’area foveolare centrale di 1 grado. I bastoncelli aumentano di numero gradualmente con l’eccentricità della foveola raggiungendo una concentrazione massima in un punto a circa 17 gradi dalla fovea*. Essendo i bastoncelli molto più sensibili alla luce una persona che tenta di vedere con poca illuminazione, cioè con una luce più fioca di quella lunare, deve dipendere interamente da questi bastoncelli perciò, per individuare al meglio piccoli bersagli, l’individuo deve guardare circa 15-20 gradi su un lato, sopra o sotto un oggetto per posizionare l’oggetto di interesse sulla parte della retina che possiede la più alta densità di bastoncelli.

Quindi, per vedere meglio un bersaglio di notte si può insegnare agli individui di fissare su un lato l’oggetto da vedere, per evitare il punto cieco centrale, e utilizzare la parte più sensibile della retina per migliorare il rilevamento del bersaglio.

La conoscenza del fenomeno, con un’istruzione e una formazione adeguate, sono utili per massimizzare la funzione visiva di notte nonché per aumentare la sicurezza in navigazione.

PROVARE PER CREDERE:

Guardando la figura 2-6 oscurate l’occhio destro e cercate di quardare il centro della X con quello sinistro regolando la posizione, spostando la testa a destra o a sinistra rispetto al piano orizzontale e/o su quello verticale, ad un certo punto noterete che l’altro oggetto sparirà. Poi potrete fare viceversa anche con l’altro occhio ma stavolta guardando l’aereo. Quello è il punto cieco visivo di cui concetto e rappresentazione nella figura 2-5.

BV,

Francesco Rancan

(*) La fovea:

porzione centrale della macula è la fovea una lieve depressione che rappresenta la zona di migliore definizione visiva. In questa regione, la concentrazione di coni è massima, mentre sono del tutto assenti i bastoncelli. Ha un diametro inferiore al mezzo millimetro, corrispondente ad un angolo visivo di solo un grado.

Immagini e spunti tratti, e liberamente tradotti, dai pdf citati e dal web.