Tutti noi, ne sono certo, ricordiamo come fosse adesso la prima volta in cui abbiamo affrontato una crociera (anche breve) al mare, ricoprendo il ruolo di skipper: un misto di legittimo orgoglio, senso di responsabilità, emozione… Il tutto condito da un po’ di sano timore. Sarò all’altezza? E’ troppo presto? Sono ancora troppo inesperto?

Si tratta di dubbi e di ansie assolutamente comprensibili che tutti noi abbiamo avuto in occasione del nostro “debutto” nel ruolo, cruciale e delicato, di Comandante. Aggiungo che, a mio parere, questi timori sono anche indice auspicabile di un approccio RESPONSABILE, sicuramente da preferire ad un atteggiamento di eccessiva sicurezza che  potrebbe generare comportamenti imprudenti.  

Se da un lato è  apprezzabile cercare di  valutare obiettivamente  le  proprie competenze ed i propri limiti è indubbio che , prima o poi, l’uccellino dovrà aprire le ali e lasciare il nido. Il problema, a quel punto, è : QUANDO, DOVE e CON CHI?

Sul QUANDO sarebbe sin troppo facile rispondere “quando sarai pronto”,  poiché ognuno di noi ha una propria personalissima percezione: il timoroso non si sentirà mai pronto, il baldanzoso si convincerà di esserlo da subito. Il percorso che scegliamo ( o che ci viene proposto) è della massima importanza. I corsi sono fondamentali ma, se non sono supportati da un bel po’ di pratica, non sono sufficienti.

Lo stesso dicasi per le manovre a motore (ormeggi etc.). Anche in questo caso, o si ha la possibilità di provarle e riprovarle con un esperto che vi spieghi come prepararle ed eseguirle,  oppure consiglio di investire qualche euro ed un fine settimana per partecipare ad uno di quei corsi intensivi dedicati proprio a questo aspetto molto delicato.

Ne uscirete rinfrancati e molto soddisfatti. Ebbene, dopo aver frequentato qualche corso, dopo un po’ di uscite con qualche amico davvero preparato (diciamo non meno di quindici), dopo aver preso confidenza con le manovre eseguite con motore entrobordo, dopo aver raggiunto una buona autonomia nel gestire TUTTE le manovre a vela, direi che potreste prendere in considerazione l’idea di mettervi in proprio. Se nel frattempo aveste partecipato ad una o più delle crociere scuola del Paterazzo (durante le quali i Capibarca di turno vi insegneranno a gestire barca, equipaggio e navigazione per un’intera settimana),  dovreste essere finalmente pronti.

E’ arrivato il momento di decidere DOVE. Per la prima uscita come skipper consiglio sicuramente il mare; l’ideale  sarebbe un fine settimana allungato, i classici tre o quattro giorni di navigazione. Suggerisco di evitare le lunghe traversate (per esempio da Sottomarina a Novigrad sono 50 miglia… Per la prima volta mi sembrano davvero troppe) e di rimanere sempre abbastanza vicino alla costa.

Pianificate la navigazione in base al vento, scegliendo andature più maneggevoli, senza voler per forza arrivare alla destinazione che avevate in mente da settimane. Lasciate che sia il meteo a “comandare” e voi limitatevi ad assecondarlo. Se, ad esempio, state navigando in Istria ed è previsto un rinforzo di bora a 25 nodi, basterà navigare vicini alla costa in direzione Sud.

Avrete vento al traverso e zero onda…una goduria.

Ovviamente non provate nemmeno ad affacciarvi sul Quarnaro; sarà per un’altra volta! Se proprio butta male, ricordatevi il vecchio adagio inglese: il bravo marinaio naviga anche con tempo duro, il grande marinaio, se può, con tempo duro rimane in porto!

Questi suggerimenti sono validi per tutti, anche per i più esperti e quindi, a maggior ragione, per un neo skipper…

(segue nel prossimo numero)

Buon Vento!

Mirco Mascotto

Foto: Sabrina alla sua prima esperienza come comandante alla crociera capibarca dello scorso Novembre 23.