Dal I° Gennaio 2023 la Croazia ha adottato l’Euro! Per prima cosa facciamo un “in bocca al lupo” a tutti i Croati, con l’augurio sincero  che non si ripeta anche da loro quello che accadde in Italia con l’introduzione della moneta unica europea quando, nel breve volgere di pochi mesi, i prezzi raddoppiarono.

Si tratta di una preoccupazione che in qualche misura ci riguarda, visto e considerato che molti velisti scelgono proprio la acque croate come meta privilegiata delle navigazioni estive.            

Contestualmente, la Croazia è entrata nell’area Shengen, aderendo al trattato per la libera circolazione di merci e persone. La prima conseguenza, per chi entrerà via terra, è lo smantellamento delle frontiere, come avvenne qualche anno fa con la Slovenia: quindi basta controlli e – soprattutto in occasione dei grandi esodi estivi – basta  con le infinite colonne di auto alla dogana!        

Che cosa cambia entrando in  Croazia via mare? Per prima cosa non sarà più necessario depositare presso la Polizia di Frontiera Marittima Italiana  la dichiarazione di uscita verso uno stato non Shengen, quindi non sarà nemmeno necessario “chiudere” tale dichiarazione al rientro in Italia. Molti diportisti italiani ignoravano (più o meno in buona fede) questa norma che è rimasta in vigore fino al 31/12/2022.

Sarà possibile entrare in acque territoriali Croate sia con imbarcazioni immatricolate che con natanti, purchè in possesso, questi ultimi, di libretto del motore, assicurazione e dichiarazione di conformità. Non saranno più necessarie le pratiche di ingresso con deposito all’autorità doganale croata della lista passeggeri.

Restano invece in vigore la tassa per la sicurezza  della navigazione, il tributo ambientale contro l’inquinamento marino e la tassa di soggiorno (solo se si dorme in barca). Poiché quest’ultima si paga in base al numero di  persone imbarcate, è probabile che una lista passeggeri debba essere comunque compilata e depositata. Se invece, come si auspica, il pagamento della tassa di soggiorno fosse “forfettario” in base alla lunghezza della barca, tale adempimento non sarebbe più richiesto. Il pagamento si può effettuare o presso gli uffici doganali (com’era in precedenza) eppure on-line utilizzando lo Spid o la carta di identità elettronica.

Le tasse di ingresso ai parchi marini e naturalistici (Kornati, Telashica etc. ) restano in vigore e gli importi saranno determinati dagli enti gestori.

Non ci resta che salpare tenendo presente che tutti i pagamenti avverranno in Euro e che la cara, vecchia Kuna, alla quale tutti eravamo segretamente un po’ affezionati, è stata messa definitivamente in soffitta!

Buon Vento!

Mirco Mascotto