Quando si naviga su una barca a vela, uno dei momenti più belli è rappresentato dagli istanti immediatamente successivi allo spegnimento del motore entrobordo. Quel silenzio improvviso, rotto soltanto dallo sciabordio dell’acqua sullo scafo e dal fruscio del vento sulle vele, ci fa sentire del tutto immersi nella straordinaria natura che ci circonda
In me è ancora vivo il ricordo di quanto accadde dinnanzi a Porto Azzurro, Isola d’Elba, durante una crociera familiare nel lontano 1996: appena spensi il motore un gruppo di delfini si avvicinò, affiancò la nostra barca e ci accompagnò per circa dieci minuti, seguendo la stessa rotta, come se il nostro procedere, lento e silenzioso, fosse loro particolarmente gradito.
E’ tuttavia innegabile che il motore sia un ausilio di fondamentale importanza: ci permette di raggiungere la nostra destinazione anche se il vento latita, ci consente di caricare le batterie di bordo e di tenere il frigo acceso in navigazione ma, soprattutto, è il nostro insostituibile alleato nell’esecuzione delle manovre in porto.
A tale proposito, giova ricordare che nei porti italiani la navigazione a vela NON è consentita, salvo deroghe concesse dall’autorità: in caso di avaria del motore o altra emergenza, si deve comunque richiedere con il Vhf di bordo il permesso di entrare in porto a vela e si potrà manovrare soltanto dopo aver ottenuto un’esplicita autorizzazione.
Anche se siamo ospiti di un porto turistico privato, l’entrata a vela potrà avvenire solo dopo aver concordato la manovra con il personale del Marina che, di norma, attenderà all’ingresso dello specchio d’acqua con il gommone di servizio per rimorchiarci al nostro posto barca.
E’ quindi evidente che “la salute” del motore entrobordo della barca (di proprietà o a noleggio) è molto importante per la nostra sicurezza e per la piena riuscita della nostra navigazione. In particolare, se non conosciamo il reale stato d’uso del motore, possiamo innanzitutto, prima ancora di eseguire controlli più mirati (tensione della cinghia, girante, livello dei liquidi), dare una rapida occhiata a poppa: se dal tubo di uscita a mare della marmitta esce regolarmente acqua, è presumibile che il raffreddamento del motore sia garantito.
Inoltre il fumo incolore (che quindi non vediamo) è sintomo di una buona combustione ed anche questo è indicativo di un motore un buono stato. Se invece il fumo è ben visibile, dobbiamo cercare di capire la natura e la gravità del problema. Il colore del fumo sarà un utilissimo indicatore .
Nel prossimo numero del giornalino ci soffermeremo proprio su questo aspetto cercando, come facevano i nativi americani, di interpretare il significato dei segnali di fumo che scorgeremo a poppa.
Buon Vento!
Mirco Mascotto
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