Perché la crociera scuola è sempre un momento così speciale nella vita velica di noi del Paterazzo?

Perché è lì che il tempo, l’atmosfera e le sfide ti spingono a metterti davvero in gioco.

Immaginate di unire sei persone che di solito non si conoscono in una barca, con caratteri diversi e tanta voglia di veleggiare e imparare. Questo è il mix perfetto. La voglia di confrontarsi e superarsi è tanta, ma soprattutto c’è un grande desiderio di imparare dai nostri esperti Capibarca.

La crociera scuola ti dà la possibilità di studiare e provare. Crescere, sperimentare, provare e trasmettere questa passione è la chiave.Una delle domande che mi sono posta durante questa crociera è stata: perché tutti i capibarca insistono a provare questo famoso barber? 

Alla fine della settimana, la risposta era chiara: non è solo per andare più veloci (e superare gli altri), ma per crescere e capire come sfruttare al meglio queste vele che sono pensate più per la crociera che per la navigazione a vela.

E allora come si fa? Si prova, si sperimenta, si adattano le tecniche; ogni giorno le regolazioni cambiano. A volte ti trovi in posizioni scomode, ma è tutto parte del gioco. (Vedi foto..ndr)

La voglia è quella di mostrare ai meno esperti come si può ottenere il meglio, come piccole regolazioni possono fare una grande differenza nella velocità. Navigare a vela è un percorso di crescita costante, di ricerca e studio. È quasi un gioco. A volte i tentativi sono la chiave; solo così puoi davvero raggiungere chi sembra irraggiungibile, chi sembra sapere tutto.

Un altro momento significativo per me è stato il passaggio a vela attraverso uno stretto con poco fondo. In questa occasione, su otto barche, cinque hanno affrontato il passaggio, mentre tre hanno scelto un percorso diverso. Il bello è che non c’è un giusto o sbagliato, ma ci sono percorsi e scelte che cambiano e si evolvono in ogni crociera.

La prima volta come skipper a nessuno verrebbe nemmeno in mente di passare da lì, ma la seconda volta ci pensi e forse la terza ti fai trascinare e lo fai. O forse no. Non ci sono giudizi, solo la voglia di mettersi in gioco, crescere con l’equipaggio e con il gruppo.

In questa crociera, la mia sfida è stata fare la coordinatrice. Ammetto che a volte mi sono stressata e a volte mi sono divertita, facendo finta di avere un qualche potere decisionale…:)

Sapendo bene che il mio ruolo era solo quello di cercare di accordare tutti nei momenti cruciali e di salvaguardare i momenti di condivisione, che alla fine rimangono impressi nella mente di tutti.

Spero di esserci riuscita 🙂


La crociera scuola a Murter è stata un’esperienza indimenticabile per tutti noi del Paterazzo. Otto barche, ognuna con un Capobarca esperto, hanno navigato insieme per una settimana, affrontando sfide e imparando l’uno dall’altro. L’energia positiva, la condivisione delle conoscenze e l’entusiasmo per la vela hanno reso questa crociera un vero successo. Ogni membro dell’equipaggio ha avuto l’opportunità di mettere alla prova le proprie abilità, crescere come velista e creare ricordi preziosi che dureranno per sempre.

Giorgia Prandini