L’ormeggio di prua.
In mediterraneo è molto diffusa l’abitudine di ormeggiare le imbarcazioni con la poppa in banchina. Questa scelta è dettata da diverse ragioni. Per le imbarcazioni più grandi, specialmente yacht a motore, dalla oggettiva difficoltà di scendere e salire dalla prua a causa dell’altezza di quest’ultima rispetto alla banchina, ma anche sulle imbarcazioni più piccole si preferisce l’accesso da poppa che si presenta generalmente più larga offrendo spazi più idonei al transito di persone e cose.
Oltre a questo, salvo per le barche appositamente predisposte, l’accesso dalla prua non è né comodo né sgombro, vedi pulpito strallo ecc. La facilità di salire e scendere non è da sottovalutare specialmente quando gli equipaggi non sono propriamente composti da giovani sportivi. Poi c’è anche un aspetto “sociale” che spinge verso l’ormeggio di poppa…la possibilità di vedere chi transita sulla banchina e talvolta di farsi vedere!
Naturalmente ogni capitano sceglierà l’ormeggio che ritiene più conveniente secondo la tipologia della barca la comodità di accesso e tutto il resto ma dovrà prendere in considerazione anche i rischi connessi alla manovra e le possibilità o meno di successo, valutando attentamente la situazione che si presenta, lo spazio disponibile per la manovra, la situazione meteo, in particolare la presenza di vento e/o corrente che possono interferire con la manovra.
La manovra entrando di prua è molto più facile ed è fortemente consigliata se non si conosce la profondità nei pressi della banchina. (il pescaggio della prua di qualsiasi barca e ancor più nelle barche a vela, è minimo in confronto a quello della poppa ove il timone scende notevolmente sotto la linea di galleggiamento). Inoltre, la continuità della manovra in presenza di vento o corrente che potrebbero disturbare, la rende facile e sicura. Diversamente l’ormeggio di poppa richiede l’inversione di moto quindi l’arresto della barca che immediatamente diviene esposta molto di più al vento e alla corrente.
Ma se vento e corrente sono gli stessi… perché la manovra di poppa ci espone di più?
La risposta sta nella portanza dell’opera viva che è strettamente correlata al movimento longitudinale dello scafo. A barca ferma la portanza è pari a zero(!), mentre cresce rapidamente con l’aumentare della velocità. Dunque se non fermiamo la barca sarà molto più facile mantenere la direzione senza spostamenti laterali significativi. Naturalmente anche in questo ci sono pro e contro…ad esempio, come abbiamo visto, la comodità di scendere e salire.
Ma anche lasciare l’ormeggio potrebbe essere leggermente più complicato con la prua in banchina perché, in caso di vento laterale, è più difficile sostenerla con il rischio di strisciare sulle barche affiancate specialmente nella fase finale, quando cioè dovremo fermare la barca e invertire la direzione…grosso modo lo stesso problema che incontriamo ormeggiando di poppa con il vantaggio, però, che in uscita ci si può organizzare molto meglio, ad esempio con uso di cavi a doppino che assicurano di non scadere sottovento, cosa che, ovviamente, non si può organizzare in arrivo.
Buone manovre!
Attilio Bertani
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