In questo quinto ed ultimo articolo dedicato all’uso della Radio  di bordo rivedremo le procedure che è opportuno seguire per condurre in modo corretto una comunicazione tramite il nostro apparecchio VHF.

Lo schema è comune ai tre tipi di chiamata che sono normati dai regolamenti internazionali e dalle buone consuetudini.
PRIMO PASSO: supponendo, ad esempio, di voler lanciare una Chiamata di Soccorso (MayDay, che si pronuncia “Medé” ) dovremo ripetere per TRE volte MAYDAY, MAYDAY, MAYDAY.

Proseguire con il nome della propria barca (o nominativo identificativo internazionale della stessa) ripetuto anch’esso per TRE volte (ad esempio BLITZ, BLITZ, BLITZ). Chiudere questa prima parte della chiamata con “Passo”. Rimanere in attesa della risposta per il tempo massimo di un minuto e poi, eventualmente, ripetere la chiamata.

Se tutto va bene arriva la risposta da parte di una stazione ricevente la quale chiuderà la comunicazione con un “Passo”, dando alla stazione trasmittente la possibilità di continuare la propria trasmissione.

A questo punto bisogna comunicare la propria posizione e poi spiegare la natura dell’emergenza che ha generato la chiamata. La posizione può essere data in due modi: o fornendo le proprie coordinate (Latitudine e Longitudine) oppure come posizione relativa rispetto ad un punto cospicuo conosciuto e facilmente riconoscibile ed individuabile sulle carte nautiche.

Talvolta, soprattutto se siamo impegnati in una navigazione costiera, questa seconda modalità è preferibile perché chi ascolta ha un riferimento immediato della nostra posizione e quindi si rende conto se è in grado di intervenire rapidamente.

Ricordo che qualche anno fa ero appena uscito dal porto di Marciana Marina (Isola d’Elba) quando la zona fu investita da un forte temporale con raffiche violente. Molte piccole barche, ancorate al Viticcio, si trovarono in difficoltà; una di esse era una piccola barca a motore con equipaggio familiare: l’ancora stava arando pericolosamente ed il motore si rifiutava di accendersi.

Il comandante, temendo di essere violentemente sospinto verso gli scogli, lanciò un MAYDAY indicando la propria posizione in questo modo: “siamo ancorati al Viticcio, alle spalle di Capo d’Enfola”. Questa comunicazione mi permise di capire che ci trovavamo a meno di un miglio e dirigemmo verso la zona indicata.

Fortunatamente dalla vicina Marciana Marina arrivò un mezzo di soccorso “professionale” che raggiunse la barca in difficoltà, rimorchiandola verso il porto. In quella circostanza, anche se il nostro intervento non fu necessario, mi resi conto dell’efficacia di questa modalità utilizzata dallo Skipper per comunicare via radio la propria posizione.

Per la altre due tipologie di chiamata (SECURITE’ e PAN PAN) la procedura da seguire è praticamente la stessa.

Con questa ultima pagina si concludono gli articoli dedicati a questo argomento, nella speranza che possano essere utili per favorire un uso più efficace e corretto di questo importantissimo strumento di bordo.

Buon Vento a tutti!

Mirco Mascotto