All’inizio credevo fosse una delle le solite “fake news” , voci e notizie incontrollate, del tutto prive di fondamento. Poi altre fonti hanno confermato ed infine mi sono deciso ed ho telefonato direttamente a BOLINA: 06…
Al terzo squillo ha risposto una gentilissima signora alla quale mi sono rivolto con lo spirito con il quale un bambino chiede ai genitori conferma del fatto che Santa Lucia non esista : “Mi scusi, mi hanno detto…ho sentito dire…probabilmente è una fesseria …sarà uno scherzo di carnevale in anticipo …”
Invece è tutto vero, confermato direttamente dalla redazione, nero su bianco: il numero di Dicembre 2022 è stato l’ultimo, perlomeno in formato cartaceo, così come la conosciamo da qualche decennio. La crisi endemica dell’editoria, l’aumento vertiginoso della carta (+ 40% in meno di un anno !), la tiratura in calo costante, i costi generali insostenibili e quant’altro hanno indotto l’editore a prendere questa decisione, tanto drastica quanto dolorosa.
E’ pur vero che continuerà ad esistere BOLINA 2, la versione digitale che sarà possibile consultare sul portale dell’editore, con aggiornamenti quotidiani e contenuti video ed audio interattivi. Tutto quello che volete, ma non sarà più la nostra BOLINA, quella stampata su carta, che si legge un pezzettino alla volta, un articolo al giorno, un trafiletto ogni tanto, un annuncio quando capita.
Quella che, una volta letta, trovava posto su una mensola dedicata, un numero di seguito all’altro, mese dopo mese, a scandire il tempo che passa e la grande passione che rimane. Proprio ieri sera, mentre guardavo la mia raccolta, mi sono ritrovato a riflettere sugli anni che sono trascorsi da quando acquistai per la prima volta BOLINA, sulla tecnologia che incalza impietosa e sugli inevitabili cambiamenti che essa genera ed impone.
Razionalmente capisco tutto, le difficoltà del “vecchio” e le opportunità del “nuovo”, i lettori da salvaguardare ed i bilanci da far quadrare; ma, oltre a tutto questo, la sorpresa iniziale ha lasciato il posto ad un po’ di tristezza che in futuro, ne sono certo, si trasformerà in rimpianto.
Già, proprio così, rimpiangerò quel giornale che l’edicolante metteva regolarmente da parte, certo che verso il 5 del mese, sarei passato a comprarlo. Era l’occasione per scambiare un saluto fugace, un “tutto bene? Come sta? Ci vediamo il prossimo mese … mi raccomando, me ne metta via una copia”.
Ma non si tratta solo di rimpianto nostalgico per quello che è stato per tanto tempo e che non potrà più essere in futuro. E’ anche un problema di contenuti in quanto, in ogni numero di BOLINA, accanto a tante cosa risapute, era possibile trovare qualche approfondimento interessante, qualche spunto stimolante, qualche racconto affascinante oltre a qualche utile consiglio pratico immediatamente “spendibile” in barca.
D’ora in avanti potrò consultare BOLINA 2 direttamente dal mio telefonino o dal tablet; probabilmente lo farò, forse me ne dimenticherò ma di certo l’appuntamento mensile con il nuovo numero di BOLINA verrà meno, non avrò più la sensazione tattile della copertina patinata e non respirerò più il profumo inconfondibile della carta stampata.
Addio (arrivederci?) , cara BOLINA!
Buon Vento !
Mirco Mascotto
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