Nel numero di Maggio di questo Giornalino, avevo accennato alla presenza dei filetti (di cotone o di nylon) sulla balumina della randa, in corrispondenza delle quattro stecche.

L’articolo si concludeva così:
“Abbiamo inoltre a disposizione, in corrispondenza di ogni stecca, gli indicatori di flusso (i filetti) , che sono uno strumento prezioso per affinare la nostra regolazione. Sarà l’argomento del prossimo articolo… “
Sono opportune due precisazioni preliminari:

  • a. le rande avvolgibili all’albero sono prive sia delle stecche che dei filetti segnavento.
  • b. le stecche possono essere di tipo tradizionale, con una lunghezza variabile in base alle dimensioni della randa, oppure possono partire dalla balumina ed arrivare fino all’inferitura (randa full batten).

In entrambi i casi avremo comunque un indicatore di flusso (filetto) in corrispondenza di ogni stecca.

Si tratta uno “strumento” utilissimo per regolare la randa in modo da ottimizzarne l’efficienza. Strano a dirsi, ma la tendenza di molti velisti è quella di cazzare troppo le vele, in particolare proprio la randa.

Se cazziamo troppo corriamo il rischio di sommare due effetti negativi: l’angolo di incidenza della randa sarà leggermente superiore a quello ottimale (stallo) e lo svergolamento della vela sarà inferiore a quello ottimale.

I quattro indicatori di flusso sono particolarmente utili proprio per evitare di incorrere in questo errore: se la randa è troppo lasca, la vela riceve un flusso d’aria maggiore sul lato sottovento ed i filetti si arricciano sopravvento. E’ quindi necessario cazzare. Se la randa è troppo cazzata, la vela riceve un flusso d’aria maggiore sul lato sopravvento ed i filetti si arricciano sottovento. E’ necessario lascare la scotta.

Quando i quattro filetti sono tutti orizzontali e orientati verso poppa possiamo dire di essere molto vicini alla regolazione ottimale. A questo punto dobbiamo concentrarci sul filetto più in alto: è necessario cazzare leggermente la scotta fino a quando questo indicatore di flusso tende ad arricciarsi sottovento.

Abbiamo la regolazione corretta quando il filetto più in alto alterna momenti in cui si trova in posizione orizzontale ad altri in cui si arriccia sottovento (in gergo si dice che il filetto fa “Ciao, Ciao”).
Quindi, riepilogando brevemente quanto detto fino ad ora: stecca superiore parallela al boma, i tre filetti inferiori in posizione orizzontale ed orientati verso poppa, filetto superiore che fa “Ciao, Ciao”.

Buon Vento e Buon divertimento a tutti!

Mirco Mascotto