Dopo l’incidente degli esami a Pescara, tutti i partecipanti al corso tornarono alla carica ritentando l’esame.

Io e Alessandro Nodari decidemmo di farlo presso la capitaneria di La Spezia. Alessandro lo superò al primo tentativo io dovetti ripeterlo a distanza di un mese…finalmente con successo!

Nella primavere 1988 avevamo deciso di acquistare un cabinato a vela. Un modello non molto diffuso ma robusto e confortevole. Era un Coronado 25 del cantiere spagnolo Playvisa, più conosciuto dai nostri soci come “Ciapelanò“.

I proprietari erano Alessandro Nodari, Attilio Mantovani, il sottoscritto e un nostro amico comune che non è mai stato socio del sodalizio.
Potete immaginare quanta voglia avessimo di usarlo, ma la bocciatura agli esami aveva limitato le nostre possibilità in quanto, essendo immatricolato (a quei tempi le barche con stazza lorda superiore alle tre tonn. dovevano essere registrate), era necessaria la patente nautica.

Dunque uscivamo spesso con il nostro Presidente Franco (capitano di lungo corso) che oltre a permetterci di usare la barca, ci erudiva sulla materia. Con noi uscivano anche altri amici che avevano partecipato al corso patente.
Fu così, che giorno dopo giorno, maturò la voglia di continuare questa esperienza e approfondirla con una crociera al mare. Iniziammo a prendere in considerazione il noleggio di qualche barca.

La Yugoslavia, con il suo mare protetto e con luoghi incontaminati e tantissime isole sembrava il posto ideale per questa prima esperienza. Fu cosi che prenotammo tre barche presso il marina ACY di Trogir per la nostra prima crociera. Le barche del cantiere Beneteau erano due Love Kavos 35 e un Desir Kavos 40 quest’ultimo cambiato subito dopo la partenza con un altro love kavos 35 a causa di un problema al motore causato dall’avvolgimento dell’elica sulla trappa. L’equipaggio, poco esperto, aveva lasciato l’ormeggio in modo deciso, per limitare gli spostamenti dovuti alla corrente ma senza attendere che la trappa scendesse sul fondo!

Nonostante questo incidente che costò l’intera cauzione all’equipaggio, fu una crociera bellissima di cui ricordo ancora alcuni momenti. Allora nessuno avrebbe immaginato di arrivare fino qui! Ogni giorno una regata, ogni sera il confronto dell’esperienze vissute accompagnate da grandi discussioni, da qualche buon bicchiere di vino e dagli immancabili sfottò.
Tutto troppo esaltante e bello per non ripeterlo e condividerlo con altri.

Al ritorno a casa, decidemmo di organizzare altri corsi di vela, altre crociere. Non restava che mettere in piedi un Gruppo di vela. Il nome fu proposto da “Robertone” Coati, soprannominato “Nema Problema” fondammo IL PATERAZZO,

Da lì, l’inizio di questa grande avventura che per alcuni di noi non è mai finita, nel corso degli anni qualcuno ci ha lasciati per altre scelte, alcuni, purtroppo, per veleggiare più in alto…di tutti loro conserviamo un ricordo indelebile che ci spinge a continuare per questa strada. C’è chi ha realizzato il grande sogno di tutti noi, Il giro del modo in barca a vela, questi è Sandro Nodari che tuttora frequenta il sodalizio

Sono tantissimi coloro che si sono uniti a noi, molti hanno percorso i loro primi passi in questo mondo magico. Al Paterazzo c’è posto per tutti, soprattutto per coloro che semplicemente vogliono esserci e desiderano condividere questa esperienza di vela, di marineria, di conoscenza e di amicizia.

Grazie Paterazzo e BUON VENTO!

Attilio Bertani