Non ditemi di no! Forse non sempre ma spesso va sempre a finire che, quando si naviga in flottiglia anche se con barche palesemente diverse, nessuno vorrebbe arrivare dopo o almeno non troppo lontano da quello considerato il più veloce?

Quindi che fare? Copiare sistemi inizialmente addottati su barche puramente da regata ma che, piano piano, si stanno diffondendo anche su quelle da crociera!

In altri precedenti articoli si è ben parlato delle regolazioni delle vele per farle rendere al massimo. Ora, senza diventar matti ed aggiungere ulteriori ammennicoli tecnici, con semplici stroppi provvisori potremmo aggiungere qualche decimo di nodo alla velocità della nostra barca, sorprendendo i nostri amici semplicemente installando e regolando opportunamente un barber al genoa.

Si, proprio simile ai barber dello spy o al trasto della randa e serve per ottimizzare al massimo il punto di scotta che potrà così essere millimetricamente regolato in 3D!

Se la barca fosse di proprietà ed avessimo passione per le regate, la rotaia trasversale sarebbe un sistema valido e molto utile per regolare il canale randa-fiocco, in maniera immediata ed efficace, lasciando parte della coperta sgombra e pulita, dice Danilo Fabbroni, noto rigger.

E questo sarebbe l’ideale, tuttavia non si può pensare di trovarlo nelle barche a noleggio. Quindi, ci si dovrà industriare con degli stroppi, rinviati in adeguati e robusti punti in prossimità della bugna di scotta della vela di prua, che – agguantando la scotta ad anello, sia a destra che a sinistra – serviranno per allargare o stringere il canale tra randa e genoa, simulando gli anelli a basso attrito dei disegni di cui sopra.

Ciò sarà possibile a due condizioni:

a) che il passavanti sia sufficientemente largo (poiché qualche progettista, per creare più spazio in quadrato, potrebbe averlo progettato piuttosto stretto);

b) che l’altezza della bugna di scotta non sia eccessivamente alta sulla coperta.

Ovvio che l’accorgimento sopra suggerito dovrà essere provato e adottato in particolari situazioni meteo e per bordi relativamente lunghi. Sicuramente dopo essere certi di aver attentamente e minuziosamente regolato tutto il possibile a bordo es.: tensione stralli, drizze e scotte, corretto assetto laterale e longitudinale, rake e flessione dell’albero, basi, vang, trasto, punti di scotta e, non ultima se il caso, l’elica frenata.

Ma esisterebbe un’alternativa?
Certamente! Mettere un robusto crew man facente funzioni di barber!

B.V.
Francesco Rancan