Dieci imbarcazioni con issato il guidone commemorativo dei 35 anni del Paterazzo hanno solcato i mari della Dalmazia. Si è festeggiato nei migliori dei modi il 35esimo, con ben 60 socia partecipanti alla Crociera scuola.

La crociera scuola si è svolta come di consueto a inizio maggio. Il 6 maggio dopo il trasferimento Verona – Trogir i soci hanno preso subito confidenza con la vita di bordo, i capitani e vice hanno eseguito il check-in aiutati da una parte dell’equipaggio mentre ai restanti è rimasto l’importante compito di pensare a riempire la cambusa. Finito questa prima fase, tutti i partecipanti hanno preso dimestichezza con gli spazi di bordo, stivaggio di cambusa e bagagli, ai soci allievi novelli di queste barche è stato spiegato l’utilizzo dei bagni, dell’energia a bordo, dell’uso del frigo e poi è subito atmosfera crociera scuola de Il Paterazzo. Le barche sono in ordine (o quasi), le cucine pronte a partire e i pozzetti pronti ad accogliere qualche amico degli altri equipaggi per raccontarsi subito come sta andando e le impressioni sulle barche. Così la serata fila via piacevole fra le chiacchere in banchina.

La domenica è atteso il primo vero giorno di navigazione e Gigi Baroni coordina le danze convocando i 10 comandanti per il briefing alle 8.45. Il meteo da poco vento ma è atteso scirocco dal mercoledì. Così si decide di fare “strada” i primi giorni verso sud, per poi gli ultimi giorno avere lo scirocco alle spalle. Prima di partire però è necessario il consueto briefing sicurezza con l’equipaggio, visione del materiale presente a bordo, compilazione dei pianetti delle barche…

Alle 11 alla snocciolata si inizia a mollare gli ormeggi, qualche prova a motore fuori dal porto per scoprire l’effetto evolutivo ed iniziare a capire il comportamento della barca nelle manovre a motore. Poi, come concordato, pranzo in navigazione e rotta su Uvala Soline, baia nella costa sud delle Pakleni. La navigazione si mostra più a vela del previsto, infatti, anche se qualche momento è stato affrontato a motore si riesce a fare anche della vela, a dispetto delle previsioni che non davano vento. A Soline tutti ormeggiati con ancora e cavi a terra, si chiudono i giornali di bordo e inizia il relax, su un paio di barche si concentra la presenza degli equipaggi e c’è anche qualche chitarra che accompagna le voci dei soci.

Il lunedì il vento viene dato la mattina da Sud e in netto calo nel pomeriggio, si decide di raggiungere subito il punto più a Sud di questa crociera, Lastovo, baie di Velj Lago, la strada da fare è molta. Si valuta di fare una sosta a Vela Luka su Korcula ma si deciderà in navigazione se fermarsi o meno. Una volta in navigazione l’aria è un SE e sale velocemente verso i 15 nodi con punte a 20, inizia una lunga bolina anche con onda formata. Gli allievi scoprono questa nuova condizione, ad ogni errore le barche rallentano sull’onda. Qualcuno soffre anche un po’ di mal di mare. Chiamata via radio, date le condizioni, la pausa a Vela Luka salta, si rischierebbe di arrivare troppo tardi a destinazione. Il vento ci accompagna fino a metà pomeriggio e le ultime miglia vengono percorse a motore.

A Lastovo si entra in un piccolo paradiso, purtroppo gli ex moli militari sono occupati malemente da altre imbarcazioni e non è possibile sfruttarli. Ma non si demorde e ci si mette tutti ancora a cavi a terra per stare vicini. Chiusi i giornali di bordo, l’aperitivo si svolge piacevole fra una barca e l’altra ma complice la stanchezza per la navigazione impegnativa e la cena, il post cena è estremamente tranquillo e il silenzio cala presto in quasi tutte le barche.

Siamo giunti a martedì, al briefing viene deciso di puntare su Korcula, se c’è posto al molo comunale, altrimenti marina. Purtroppo questa giornata si mostra avara di vento e viene svolta quasi nella totalità a motore, solo le ulime miglia prima di arrivare fra le isolette ad est di Korcula, in prossimità del convento concedono dei momenti a vela. A Korcula il molo comunale è occupato da poche barche che invece di essere con ancora e cavi a terra, sono all’inglese, constringendoci al marina. Finita la giornata “velica” si visita la splendida Korcula, chi prima di cena, chi dopo, Korcula non delude mai…ma si mangia tutti in barca, i prezzi dei ristoranti sono un po’ scappati di mano.

Per il mercoledì era prevista la notturna, purtroppo però per la notte sono previste copiose pioggie. Si decide quindi di dedicare qualche ora agli ormeggi a motore sull’esterno del molo del marina e poi tappa a Scedro e serata a Palmizana. Per un paio d’ore gli allievi hanno la possibilità di prendere confidenza con le manovre a motore, capire come sfruttare l’effetto evolutivo, come correggere la manovra e come gestire la rotazione e inversione di marcia. La navigazione in questa giornata è quasi totalmente a vela, tranne un’ora e mezze a metà navigazione prima dell’arrivo a Scedro. Dove l’intenzione è di fermarsi poco, giusto per mangiare un boccone, ma la presenza dei gavitelli e la richiesta di pagare anche per poco ci fa desistere e tirare diritto verso la destinazione finale. Scelta azzeccata, il vento riprende vigoroso e ci accompagna di poppa con punte a 20 nodi. A Palmizana, altra serata in marina, ma con temporale in arrivo, è il posto più sicuro e riparato. Nella notte una copiosa pioggia accompagna il dolce dormir degli equipaggi.

Giovedì, dopo le tante miglia dei primi giorni si decide di avere una giornata relax! La mattina la si dedica alla visita di Hvar, più della metà dei soci prende il taxi boat e attraversa il canale alla visita della bella cittadina di origini veneziane, qualcun altro preferisce riposare. Qualcuno si dedica a manovre in porto. Alle 11.45 briefing dove si decide di andare su Solta, baia di Necujam, qualche equipaggio si dedica a delle manovre prima di partire per poi mangiare in navigazione, altri mangiano ai loro ormeggi e poi partono per la navigazione. A Necujam c’è molto traffico e non è facile trovare posto per tutti, la baia è vicina a Trogir e sono molti quelli che si stanno avvicinando al porto di partenza per riconsegnare le barche. Fortunatamente si riesce a mettere ancora con cavi a terra e stare quasi tutti vicini. Una volta ormeggiati, ci si rende conto che sono le ultime possibilità di fare il bagno e pochi alla volta, un buon numero di soci si tuffa nelle acque FREDDE della baia.

E’ venerdì, giorno di rientro, bisogna anche calcolare il tempo di fare carburante, si decide quindi di farlo subito sull’isola di Solta per poi fare un’ultimo ancoraggio in baia per pranzare e poi dirigere verso Trogir. L’idea di fare gasolio a Solta non è stata solo nostra, l’attesa al distributore è lunga e alcuni aspettano più di un’ora e mezza per poter far gasolio. Fortunatamente il vento è presente e poi si naviga a vela. La baia scelta in origine è esposta e si dirotta su Maslinica ad ovest di Solta. Gli ultimi equipaggi a fare gasolio decidono di saltare la pausa pranzo, hanno perso troppo tempo al distriibutore e fanno rotta su Trogir.

Dopo l’ormeggio finale e conseguente bottiglia dell’ormeggio, ci si prepare alla serata. Si è deciso di concludere tutti insieme, festeggiando e con lo scopo di dare fondo alle cambuse. Inizia così una festa da una barca e l’altra, poi su un tavolo improvvisato sul molo  per poi finire di nuovo nei pozzetti delle barche. La crociera è finita ma si cerca di restare con il morale alto.

Una bella settimana di vela, purtroppo anche motore, è appena conclusa. Molte le miglia di esperienza accumulate e nuove esperienze fatte dagli allievi. Il meteo ci ha graziato, mentre in Italia le continue piogge hanno portato la settimana seguente alle terribili conseguenze che sappiamo, noi siamo stati fortunati la pioggia ci ha raggiunto solo due notti, quando eravamo ormeggiati.

BV,

Federico Camponogara