Si è svolta come di consueto durante il ponte del 1 novembre la crociera capibarca, importante momento per il gruppo che permette durante l’anno lo svolgimento delle attività. Scopo della crociera non è il dolce navigare ma continuare ad accrescere le proprie capacità e competenze. Il gruppo capibarca, infatti, è composto da molti soci, con diverse capacità ed esperienze, il trasmettere dai “vecchi” ai “nuovi” diventa di vitale importanza per il Paterazzo stesso.

La crociera capibarca ha avuto come luogo di partenza Punat, sull’isola di Krk in Croazia. Cinque le barche, con ben 4 skipper per la prima volta al comando in una crociera capibarca (per tre era addirittura la prima volta al comando in una crociera del Paterazzo), mentre a Martina Brisighella, già più volte skipper in crociere capibarca e scuola, è stata affidata la 5a barca.

Mollati gli ormeggi per dar inizio a questa esperienza sabato 28 ottobre, nel corso della crociera il meteo ha messo a dura prova gli equipaggi, sia per le previsioni non sempre corrette e sia per lo scirocco che ha soffiato bello fresco.

La prima giornata di sabato, dopo l’arrivo in tarda mattinata e il solito rituale del check-in, ha visto i 28 partecipanti dedicare l’intero pomeriggio alle manovre a motore in porto. Questa fase della crociera, l’ormeggio in porto, è infatti la fase più temuta da molti, se quando non c’è vento “l’è bon tutto”, con vento fresco una buona tecnica di ormeggio è essenziale. Si sono svolte quindi esercitazioni atte a comprendere e migliorare la tecnica di ormeggio, studiate prima in aula durante un briefing prima della crociera. Scopo di queste esercitazioni, era anche uniformare le stesse da svolgere durante una crociera scuola. La sera si è rimasti a Punat.

La seconda giornata, domenica, ha visto la flotta mollare gli ormeggi verso altre destinazioni, un lungo e attento check-in ha visto confrontarsi i neo skipper, per cercare di trovare il giusto riparo per il lunedì sera, in quanto lo scirocco era previsto sui 30 nodi. Destinazione di giornata Grgur, durante la giornata previste esercitazioni in navigazione di panna e uomo a mare e sosta a Goli. A Grgur si è passato una piacevole serata in compagnia con una apericena a terra, dove ogni equipaggio ha portato delle pietanze, invitati al banchetto anche la barca di 4 ragazzi austriaci partiti da Biograd qualche giorno prima.

Il lunedì aveva come destinazione l’ACI Marina di Supetarska Draga, destinazione scelta già al briefing della domenica per stare al riparo dal forte scirocco. Le previsioni davano per il pomeriggio rinforzi fino ad arrivare a raffiche di 40 nodi che si sarebbero protratte per tutta la notte. Le previsioni si sono rilevate ottimistiche, durante il tratto fra Grgur e Supertarska Draga il vento soffiava già inizialmente sui venti nodi, per poi aumentare a 30/35 con raffiche a 40, per fortuna pur essendo le onde di non poco conto la vicinanza e protezione della costa ha permesso di raggiungere la destinazione a vela e poi vela più motore. Esperienza comunque nuova per i più, tutta scuola. Siamo arrivati al marina nella tarda mattinata, il vento in porto fischiava sui 15 con raffiche sui 20/25 nodi fortunatamente con il vento in poppa per l’ormeggio. Nel tardo pomeriggio/notte il vento è rinforzato e anche al riparo del porto il vento fischiava sui 25 nodi costanti. Chissà là fuori, dove eravamo poche ore prima, a quanto arrivava.

Il martedì il mattino lo abbiamo passato in porto, il vento doveva ancora iniziare a calare, il calo era previsto per il pomeriggio. Dopo continui piccoli briefing di aggiornamento, a mezzogiorno dopo un piccolo temporale ecco che inizia a calare il vento, mangiamo velocemente e si parte. Destinazione la città di Krk, così possiamo fare gasolio prima di riconsegnare le barche il giorno seguente. Arrivo prima del buio e quattro passi per la bella cittadina, non dopo qualche difficoltà all’ormeggio per il vento al traverso, il basso fondale e la confusione di trappe nel porto.

Il mercoledì pochissime miglia ci dividevano da Punat, prima delle riconsegne delle barche gli equipaggi hanno dedicato ancora un paio di ore alle manovre. Sulla strada del ritorno momento conviviale in Slovenia, con un pranzo tutti insieme per concludere questa esperienza dove ognuno a portato a casa qualcosa in più!

BV Il Responsabile capibarca

Federico Camponogara